Qualcuno deve delle scuse alla nostra Lucia Azzolina. Secondo le conclusioni della mastodontica ricerca condotta da una squadra di epidemiologi, medici, biologi e statistici su 7,3 milioni di studenti, “la scuola è uno dei luoghi più sicuri rispetto alle possibilità di contagio”.

Lo studio incrocia dati del Miur con quelli dell’Asl e della Protezione Civile coprendo un campione del 97% delle scuole italiane. Il tasso di positività dei ragazzi è inferiore all’1%, di conseguenza l’impennata dei casi dello scorso ottobre-novembre non può essere imputata alle scuole.

D’altronde basta vedere ad esempio la curva dei contagi in Spagna, dove le scuole sono sempre state aperte, e che oggi è quasi ai livelli di luglio, quando il paese iberico ha raggiunto il picco della terza ondata subito dopo le vacanze di Natale, cioè con gli studenti a casa per 20 giorni.

Il problema non è quello che succede dentro le scuole, il problema è solo raggiungerle. Un indotto di milioni di persone che si muovono. Mentre per infanzia e primaria il problema è marginale perché i bambini sono per lo più accompagnati dai genitori, per gli altri livelli di istruzioni questo è il nodo da risolvere.

I nostri bambini ed i nostri ragazzi stanno pagando un prezzo troppo alto in questa pandemia, che, alla luce di quello che dicono le statistiche, è davvero ingiusto.

Pubblicato da Marco Croatti M5S su Lunedì 22 marzo 2021