Ormai è un dato di fatto: il turismo è il comparto produttivo più colpito in assoluto da questa pandemia. Anche l’Osservatorio di Confindustria, nel suo report diffuso in settimana, fotografa il settore come quello col maggiore impatto sui dati negativi del Pil. Per tante persone che vivono di servizi turistici, inoltre, in questa settimana c’è stata anche la beffa dei viaggi all’estero, consentiti a fronte del blocco degli spostamenti tra un comune e l’altro nel week-end lungo pasquale.

Per questo è basilare lavorare ora a forme di agevolazione per il turismo di prossimità. Un anno fa arrivò il bonus Vacanze, in circostanze inedite e sconosciute per tutti. Un “aiuto” utilizzato da 1,8 milioni di italiani con una media di 400 euro a buono. Quest’anno si potrebbe ragionare su meccanismi di incentivazione ancora più articolati.

Il grido d’allarme di albergatori, ristoratori, tour operator e tutti gli altri soggetti attivi nel segmento del resto si fa ogni giorno più forte: dal ministro Garavaglia ci aspettiamo un segnale forte. Di tempo non ce n’è più.

E' fondamentale anche arrivare a una moratoria sui finanziamenti con un allentamento del Temporary Framework, che impedisce alla imprese di sviluppare investimenti di lungo periodo sicuri per questo settore. Poi è necessario iniziare a pensare a nuove modalità di spostamento tra regioni limitrofe con apposito green pass, in modo tale da sbloccare anche il discorso relativo alle prenotazioni.

Da spingere con nuovi incentivi con crediti d’imposta, specialmente per le famiglie a basso reddito. Per loro vanno potenziati degli sgravi, spingendo sulle prenotazioni di viaggi in Italia.

Dobbiamo muoverci ora, o il turismo del Belpaese rischia di non rialzarsi più.

Pubblicato da Marco Croatti M5S su Sabato 3 aprile 2021