La mozione presentata da Fratelli d’Italia per abolire il Cashback è stata respinta ieri dal Senato.

Il Cashback funziona e conviene. Persino il sottosegretario leghista al Mef Durigon (che voleva abolirlo) si è fatto una ragione, e rispondendo qualche giorno fa ad un’interrogazione in commissione Finanze si è dovuto arrendere all’evidenza, confermando quanto siano positivi i dati: la misura introdotta dal governo Conte 2 sta facendo registrare un numero sempre crescente di aderenti, passati da quasi 6 milioni nel periodo sperimentale dicembre 2020, con più di 4 milioni di utenti attivi, a più di 8,5 milioni con 7 milioni di utenti attivi. Oggi il 56,6% di tutte le transazioni del programma ha un importo inferiore ai 25 euro e riguarda soprattutto i micropagamenti interessati dall’utilizzo del contante.

Anche dalla Community Cashless Society attivata su iniziativa di The European House–Ambrosetti, come riporta Il Sole 24 Ore, arrivano stime incoraggianti: lo strumento, se confermato per un biennio, potrebbe abilitare fino a 24 miliardi di consumi aggiuntivi, con un gettito aggiuntivo di circa 4,4 miliardi e recupero del sommerso di 1,2 miliardi. Esattamente lo scopo per cui Giuseppe Conte ha voluto fortemente questa misura innovativa di incentivazione, che tra l’altro si autofinanzia.

L’emersione del sommerso per noi è una priorità. Evidentemente per altri non lo è.

Pubblicato da Marco Croatti M5S su Giovedì 8 aprile 2021