Il comparto dell'edilizia ha registrato alla fine del primo trimestre un tasso di crescita mai così alto da 14 anni a questa parte. Il rapporto pubblicato del centro IHS Markit, nelle sue approfondite analisi sul settore, fa emergere un quadro di dinamismo mai visto da più di vent'anni: i nuovi ordini ricevuti a marzo sono aumentati per il secondo mese consecutivo e al tasso maggiore da maggio 2001.

Non ci vuole un genio per capire che la "locomotiva" di questa ritrovata corsa del settore sia il Superbonus al 110%, la cui incidenza sul numero complessivo degli ordini è fortissima. Il report mette a confronto anche i numeri del settore in Italia con quello di altri paesi: se da noi l'edilizia corre con un indice di espansione a 56,3, le altre grandi economie dell'area euro Germania e Francia procedono con le ridotte sotto al 50.

Sono numeri che ribadiscono ancora una volta la necessità di prevedere da subito un orizzonte quinquennale al 2025 o 2026. Dobbiamo investire su questa imponente operazione di riconversione del nostro patrimonio edilizio privato: il comparto può trainare tutta l'economia negli anni in cui verrà messo a terra il Recovery Fund. A tal proposito, è fondamentale lavorare a un'estensione per alberghi e, in generale, anche per i beni immobili delle imprese. Draghi legga con attenzione questi dati, e non neghi al paese questa irripetibile opportunità.

Pubblicato da Marco Croatti M5S su Venerdì 9 aprile 2021