Lo stralcio dell'emendamento sulla cedibilità dei crediti fiscali di Transizione 4.0 dal decreto Sostegni è un danno alle imprese. La riprova è la forza con cui tutte le categorie produttive stanno chiedendo oggi a gran voce di recuperare quel meccanismo, che tanta spinta sta fornendo il Superbonus al 110% all'edilizia.

Allargare questo meccanismo a Transizione 4.0 significa mettere il turbo al nostro tessuto produttivo. Il governo, e in primis il ministero dell'Economia, non possono non tenerne conto. Ci aspettiamo subito un segnale chiaro sul recupero dell'emendamento depennato dal Dl Sostegni ieri in zona Cesarini. Per il MoVimento 5 Stelle è una priorità politica assoluta.

Parliamoci chiaro: poter utilizzare questi crediti come 'moneta' è l'unico modo per fornire alle nostre imprese la liquidità necessaria per uscire dalla spirale della crisi. Transizione 4.0 è nata con un obiettivo chiaro: agevolare quelle imprese che innovano, che ammodernano e che investono su se stesse. Per questo, come Movimento 5 Stelle, abbiamo tutta l'intenzione di lavorare a un recupero immediato di questa misura nel tavolo apposito che il governo ci ha garantito.

Ci preme rimarcare che lo stesso emendamento in commissione era stato riformulato proprio su input della ragioneria dello Stato, per questo poi lo stralcio nel maxi-emendamento è stato difficile da mandare giù. La cessione dei crediti fiscali è un pilastro per la ripresa economica del paese: il caso del Superbonus per l'edilizia ce lo dimostra. In base ai dati Enea di ieri, in quattro mesi i progetti approvati sono a quota 1,7 miliardi e la quota dei condomini è salita a 670 milioni. Il segreto del successo di questa misura, che la rende a elevatissimo potenziale economico, è proprio la possibilità di cedere i crediti d'imposta per chi fa i lavori. E' per tale motivo che un'intera filiera, a fianco al M5s, chiede la proroga della misura subito e non a dicembre quando si voterà la manovra

Pubblicato da Marco Croatti M5S su Sabato 8 maggio 2021