Proprio mentre la meravigliosa Venezia ospiterà il G20 dei ministri economici, potrebbe arrivare l’inserimento da parte dell’Unesco tra i patrimoni mondiali in pericolo. Non possiamo consentirlo, sarebbe un danno enorme per il nostro Paese. Bisogna immediatamente attivarsi per il blocco immediato e definitivo delle Grandi Navi in laguna. Rimandare non è più un’opzione: per l’Unesco il tempo è scaduto.

Sono 16 i punti contestati nel Rapporto Unesco, molti di questi oggetto di interrogazioni parlamentari da parte della collega Orietta Vanin, che da anni lavora con grande impegno per il bene di Venezia. Eccone alcuni:

Grandi Navi : Basta con le soluzioni temporanee. Il rapporto chiede fermamente una soluzione di lungo periodo, che impedisca l’accesso in Laguna alle Grandi Navi dirottandole verso luoghi più idonei nelle aree limitrofe.

Flussi Turistici: l’Unesco invita Venezia a sviluppare una politica di turismo sostenibile. Il che significa una modalità di fruizione della città e della sua Laguna basata sul rispetto, magari proteggendo il suo ecosistema e non danneggiandolo per sempre con progetti distruttivi come quello che recentemente è stato proposto per collegare Burano alla Terraferma distruggendo per sempre quell’ultima parte di laguna primigenia;

M.O.S.E.: Il rapporto invita lo stato italiano a “ monitorare da vicino gli impatti della costruzione e il funzionamento del sistema, e sviluppare misure adeguate a mitigare eventuali impatti negativi che potrebbe avere sull'ecosistema della Laguna”. Forse è già troppo tardi ma almeno ora c’è una precisa richiesta che non potrà essere disattesa;

Porto Marghera: La presenza del sito industriale su una delle Lagune più fragili del mondo e a ridosso di una città, costituisce da sempre un serio pericolo ambientale. Ora si chiede finalmente di “eliminare progressivamente le attività nel porto di Marghera che hanno un effetto dannoso sull'ecosistema e ad attuare un approccio di sviluppo sostenibile a tutti i piani futuri”;

Impianto GPL a Chioggia: non poteva passare inosservato questo impianto che minaccia seriamente ambiente e salute. L’UNESCO chiede quindi “di smantellare l'impianto di Stoccaggio di Chioggia e spostarlo in un luogo alternativo al di fuori dei confini della proprietà”

Pubblicato da Marco Croatti M5S su Martedì 22 giugno 2021